GBE Factory, la nuova frontiera della produzione a zero emissioni
aprile 6, 2014 by Italo
Green Blue Energy Factory è un progetto promosso dalla Direzione Generale Energia della Commissione Europea. Questo progetto ha l’obiettivo di premiare quelle imprese industriali o commerciali in grado di sostenere i propri fabbisogni energetici utilizzando fonti energetiche rinnovabili, come il bio-fuel, biogas e tutte quelle forme di energia rinnovabile presenti in natura (energia eolica, idrica, termica, ecc.), singolarmente o in modo combinato. Queste fonti energetiche, dovranno essere utilizzate principalmente per riscaldare gli ambienti, per raffreddarli ma anche come erogatori di energia elettrica. In questo modo le imprese non saranno solo in grado di essere auto-sufficienti a livello energetico, ma saranno imprese a zero emissioni, pioniere di questa nuova frontiera.
Gli obiettivi iniziali del progetto erano molteplici, tra questi bisogna menzionare la volontà di creare una coscienza nelle aziende europee sulla possibilità concreta di sviluppare un prodotto o un servizio restando “environmental friendly”. Un altro obiettivo del progetto era quello di focalizzarsi principalmente sulle piccole e medie imprese, in quanto rappresenti del reticolato produttivo più importante in Europa.
Il progetto si è sviluppato in Italia, Austria, Germania, Bulgaria e Slovacchia. L’associazione capofila di questo progetto è stata Unicamere Veneto, altre società partner invece: Bulgarian Industrial Association, S.O.L.I.D. Company for Installation of Solar and design mbH, la Camera di Commercio Italo-Slovacca, ForGreen Spa, Clusterland Oberӧsterreich GmbH, ERATO Holding Plc, P.S. Elmont â stav Ltd, Investment bank in Lower Saxony, Camera di Commercio Italo-Tedesca.
Le imprese che hanno ambito alla conquista della certificazione rilasciata in base al progetto, hanno ospitato, presso i loro stabilimenti, una commissione di esperti, la quale ha verificato la fattibilità del progetto presentato. Questa commissione, successivamente, ha scelto le imprese più virtuose nell’utilizzo delle energie a zero emissioni.
Le imprese che meglio si sono distinte, hanno avuto il piacere e l’onore di ricevere il premio di migliori imprese GBE e hanno ricevuto, inoltre, targa da poter affiggere all’ingresso delle strutture industriali, conferendo all’azienda un riconoscimento di prestigio internazionale.
Un’impresa che sicuramente è stata in grado di distinguersi, è stata la J. Schmalz GmbH in Germania. Per questa azienda virtuosa, avere un bilancio energetico in positivo significa che l’azienda produce più elettricità e calore da energia rinnovabile di quanta ne usa. “Questo traguardo è stato ottenuto, da una parte, grazie allo sviluppo di impianti dedicati alla produzione di energia rinnovabile “, spiega Ronny Seifert “dall’altra grazie all’attuazione di misure innovative per ridurre il consumo di energia dell’azienda “.
Quattro sono le ragioni per cui J. Schmalz GmbH è diventata azienda DEMO del progetto GBE-Factory:
- genera elettricità e calore da sorgenti rinnovabili;
- sfrutta diverse sorgenti per produrre energia rinnovabile;
- l’energia rinnovabile prodotta è utilizzata all’interno dell’azienda;
- Schmalz offre una produzione senza emissioni di CO2 e crea una riduzione netta delle emissioni di anidride carbonica per l’ambiente.
Quello che si è capito al termine di questo progetto è che le istituzioni europee devono cooperare a livello nazionale/regionale al fine di sviluppare, attraverso leggi e regolamenti, una cooperazione che permetta di supportare le compagnie che investono nelle energie rinnovabili, attraverso, ad esempio: sussidi, agevolazioni fiscali, ecc.
Inoltre, bisogna implementare la cooperazione tra pubblico e privato per lo sviluppo di investimenti nel comparto delle energie rinnovabili e per la creazione di un nuovo modello di business.
Infine, è necessario informare le aziende sulle opportunità che possono scaturire dall’utilizzo di energie rinnovabili.
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