Nuovi modi di raccontare l’impresa tra locale e globale
marzo 3, 2010 by Italo
“Il comparto calzaturiero dell’area tra Padova e Venezia ospita 725 aziende, con 12.300 addetti al settore, con un fatturato, nel 2008, di 1,93 miliardi di euro, di cui il 90% destinato all’export. Sono state prodotte 21,8 milioni di paia di calzature”.
E’ la Riviera del Brenta ad essere il soggetto di questo storytelling collettivo che è parte integrante del mondo imprenditoriale del profondo Nord-Est che ancora troppo poco si racconta.
“Una tradizione creata da pionieri intraprendenti e coraggiosi che hanno trasformato una delle zone più depresse del veneto in un distretto leader delle calzature made in Italy“.
Queste storie, che parlano di territorio, di storia, di persone, cultura e lavoro sono racchiuse nel volume “Racconti d’impresa. I calzaturieri del Brenta tra locale e globale” di Giovanniluigi Fontana, Giorgio Riello, Francesco Jori, Silvano Bressanin.
“Dal mastro che nella sua bottega artigianale insegnava l’arte agli apprendisti fino all’imprenditore che innesta l’innovazione nella tradizione, in equilibrio fra il radicamento locale e la competizione globale. Ancor oggi, nonostante i processi produttivi moderni, il settore mantiene una forte natura artigianale”.
Gli ingredienti coniugano artigianato e industria, nascono in un tessuto sociale coeso, “dove dare una mano non è uno slogan, ma qualcosa di innato“: dal Settecento ad oggi, il vissuto imprenditoriale di questo tipico distretto all’italiana “permette di entrare nella dimensione umana, sociale e familiare profonda del -capitalismo diffuso- del Nord-Est e di comprendere le ragioni del suo successo sullo sfondo delle trasformazioni di un settore che ha saputo innestare l’innovazione sulla tradizione e rafforzare il suo vantaggio competitivo all’insegna dello stile e della qualità, in uno straordinario equilibrio tra radicamento locale e competizione globale“.
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