L’energia a 2.015 m di altezza grazie ad un impianto fotovoltaico
dicembre 22, 2009 by Italo
Téryho Chata è una baita situata nei monti Tatra, nel Nord della Slovacchia, ed, essendo in alta montagna, non è possibile la sua connessione alla rete elettrica.
In questa storia d’alta quota arriva l’innovazione e una certa caparbietà di Slovenské elektrárne, la società slovacca del gruppo Enel, che, per alimentare la baita, ha realizzato nel novembre 2009 un impianto fotovoltaico all’altezza di 2.015 metri.
L’impianto fotovoltaico è la soluzione più adatta vista la sua posizione ed anche il più affascinante, aggiungiamo noi: è composto da 30 pannelli monocristallini della potenza di 300 watt ciascuno e ricopre la superficie di 49m² per produrre in un anno 6 tonnellate di anidride carbonica in meno dell’impianto diesel che precedentemente alimentava la baita.
La baita Téryho Chata, oltre ad essere una meta molto ricercata dai turisti che vengono a visitare i monti Tatra, da oggi diventa vetrina di questa tecnologia di produzione di energia rinnovabile: il progetto non è un’azione isolata perchè, se porterà i risultati previsti, Slovenske elektrárne ha già pronto un piano di costruzione di impianti simili presso altre baite in alta montagna in Slovacchia.
L’operazione rientra in un progetto più ampio che dal 2007 prevede, come parte delle politiche di Energia per la natura del paese, una serie di partnership in ambito ambientale con i parchi nazionali Slovacchi.
Non solo pannelli quindi perchè, assieme al Parco Nazionale dei monti Tatra (TANAP), Slovenske elektrarne e il gruppo Enel hanno già raggiunto l’obiettivo di accrescere parte della fauna locale: quindi se potremmo ancora vedere dei falchi migranti o incrociare qualche camoscio, sarà anche grazie a questi progetti.
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